Chi sono

Renato Ghisetti, “René”, è nato a Torino nel 1953. All'età di sei anni la sua famiglia si trasferisce in Sud Africa dove è cresciuto e vissuto fino all'età di 29 anni. Nel 1982 ritorna in Italia e si stabilisce nella sua città natale. Oggi vive e lavora in Fiano, un piccolo paese poco lontano da Torino.

Renato inizia a dipingere mentre è ancora a scuola, dedicandosi prima alla op-art e poi all'arte psichedelica, dove può dare sfogo alla sua grande passione per il colore. Nel 1972, terminati gli studi, frequenta per un anno il Johannesburg College of Art. L'anno seguente abbandona il College per iniziare a lavorare in un laboratorio di ceramica, limitandosi a dipingere nel tempo libero.

Nel 1979 si trasferisce nella bellissima zona boscosa di Sabie, nella parte orientale del paese, dedicandosi esclusivamente alla pittura. In quella solitudine sviluppa la sua pittura in una forma di geometrica simmetria, molto influenzato dalla 'mandala' orientale, dallo yoga tantrico e dalle forme fantasmagoriche del caleidoscopio. Nel 1980 allestisce la sua prima mostra personale alla Trevor Coleman Gallery in Johannesburg.

Sempre nel 1980 Renato si trasferisce per un certo periodo di tempo a Città del Capo, centro della cultura Sudafricana. Dalla permanenza in quella città avviene nuovamente un cambiamento nella sua pittura. Dalla geometrica passa ad uno stile, molto personale, più sciolto e più figurativo, uno stile, come scrive Giancarlo Barsotti "... con forme quasi definite che emergono dalle linee, dalle curve, dalle volute imbevute di colori a volte drammatici e violenti a volte morbidi e delicati." Queste nuove opere Renato Ghisetti le presenta al pubblico nella seconda personale, allestita sempre a Johannesburg alla Laura Laden's Gallery nel 1982. In questa personale egli viene presentato come " un artista serio, tenace, dall'ispirazione drammatica e poetica, e con la sua solida preparazione artistica, il suo estro, la sua fantasia ed il suo pennello riesce a dosare ed amalgamare colori e movimento raggiungendo effetti drammatici, talvolta allucinanti e creando forme, o quasi forme, che sembra stiano lottando per uscire dalla materia."

Dopo quest'ultima mostra l'artista decide di stabilirsi in Italia nella sua città natale. "A Torino - scrive Antonio Oberti - Renato Ghisetti scopre in se stesso possibilità diverse, connessioni nuove, intuizioni felici. La sua visione della realtà, in penetranti ed esistenziali termini visivi, dà sempre più risalto alla figura umana: un'articolata modulazione cromatica che, coinvolgendo impulsi emotivi e psicologici, immette questa realtà in un universale mondo di sogno. Ciò che più emerge dalle opere di questo intressante pittore è proprio il messaggio, il contenuto intrinseco di ciascuna tela, la voglia di comunicare, l'immediatezza nel porgere un moto dell'animo.Così non è più, a contare questo o quell'altro tema iconologico, ma la forza espressiva con la quale l'artista parla, socializza, comunica con il suo prossimo servendosi di un linguaggio tanto universale quanto antico.